
Tra le molte storie che il folklore filippino ci ha tramandato attraverso i secoli, “The Creation Myth” spicca per la sua complessità e la profondità dei temi affrontati. Questa narrazione, databile intorno al XII secolo, racconta l’origine del mondo e dell’umanità, intrecciando elementi cosmologici con una lotta epica tra il bene e il male, rappresentati rispettivamente da Bathala, il dio creatore, e di suo fratello, Makiling.
La storia inizia nel nulla: un vuoto infinito dove solo Bathala esisteva. Desideroso di creare qualcosa di bello e vitale, Bathala immaginò un mondo ricco di isole verdi, montagne maestose, oceani sconfinati e una varietà incredibile di creature viventi. Con la sua parola potente, creò la terra e il cielo, dando vita a tutto ciò che oggi conosciamo come natura.
Ma Bathala non era solo. Suo fratello Makiling, invidioso del potere creativo di Bathala, si oppose alla sua volontà. Makiling desiderava un mondo dominato da creature oscure e terribili, prive della luce e della bellezza che Bathala aveva instillato nelle sue creazioni.
La lotta tra i due fratelli divampò, trasformando il paradiso iniziale in un campo di battaglia celeste. Tempeste furiose, terremoti violenti e eruzioni vulcaniche sconvolsero il giovane pianeta mentre Bathala e Makiling si affrontavano con poteri divini.
Infine, dopo una lunga e titanica lotta, Bathala riuscì a sopraffare suo fratello, costringendolo a ritirarsi nelle profondità della terra. Con la vittoria di Bathala, il mondo ritrovò la pace e l’armonia, ma la minaccia di Makiling rimase latente, pronto ad emergere nuovamente se l’equilibrio venisse turbato.
Per completare la sua creazione, Bathala modellò l’uomo a sua immagine: primo uomo e prima donna, nati dal fango e dall’acqua, vennero donati di intelligenza, coraggio e compassione. Il dio li istruì sull’importanza del rispetto per la natura, della solidarietà e dell’amore per il prossimo.
Ma anche in questo atto creativo, Makiling fece sentire la sua presenza maligna. Insinuando dubbi nella mente dell’uomo e della donna, li spinse a disobbedire ai comandamenti di Bathala. Questo atto di ribellione portò alla nascita del male nel mondo, trasformando il paradiso terrestre in un luogo dove luce e tenebre si confrontavano continuamente.
Il simbolismo di “The Creation Myth”
La storia della creazione filippina è ricca di simbolismo e offre molteplici livelli di interpretazione:
Simbolo | Significato |
---|---|
Bathala | Rappresenta il Bene, la Creazione e la Luce |
Makiling | Simboleggia il Male, il Caos e le Tenebre |
L’uomo e la donna | Incarnano la speranza, la fragilità e il potenziale di cambiamento |
La lotta tra Bathala e Makiling è una metafora della costante battaglia tra luce e tenebre che si svolge dentro ogni essere umano. L’atto di disobbedienza dell’uomo e della donna rappresenta il libero arbitrio e la capacità di scegliere tra il bene e il male.
“The Creation Myth” non offre soluzioni semplici, ma pone domande profonde sulla natura dell’esistenza umana: chi siamo noi in questo universo? Qual è il nostro ruolo nel grande schema delle cose? Siamo destinati a combattere contro le forze del male per tutta la vita?
La bellezza di questa storia risiede proprio nella sua complessità. Offre una visione ciclica della vita, dove luce e tenebre si alternano costantemente, e invita alla riflessione sull’importanza di scelte consapevoli e di un costante impegno per il bene.